L’orienteering

L’orienteering o Corsa d’orientamento è comunemente conosciuto anche come lo sport dei boschi.

Consiste nel completare un percorso predefinito visitando una serie di punti di controllo chiamati “lanterne” con il solo uso di una bussola e di una speciale cartina topografica a scala ridotta riportante una serie di particolari del luogo (solitamente un bosco, ma anche un parco pubblico o un centro storico cittadino).

CORSA ORIENTAMENTO

La corsa d’orientamento ha avuto origine nei paesi scandinavi alla fine del ventesimo secolo, è stato poi esportato in tutta Europa. In Italia è praticata da circa 30 anni. Le prime manifestazioni si sono svolte nei boschi del Trentino, da allora gradualmente l’orientamento si è diffuso in tutta la penisola ed è ora praticato in ogni regione.

Solitamente il terreno di gara è un bosco o comunque un ambiente naturale integro da cui la definizione di “sport dei boschi “.

Le distanze variano a seconda del valore tecnico ed atletico dei partecipanti e inoltre del tipo di manifestazione che può essere Long, Middle o Sprint. In queste gare ogni atleta parte distanziato dagli altri partecipanti della stessa categoria, l’ordine dei punti di controllo è prestabilito ed obbligatorio, ma il modo ed il percorso per raggiungerlo sono scelti dall’atleta durante la propria prova. Le migliori scelte con i minimi sbagli decidono il risultato di una prestazione.

Esistono altre tipologie di percorsi per la corsa orientamento: la caccia ai punti o score in cui i concorrenti partono tutti contemporaneamente e raggiungono le lanterne nell’ordine che preferiscono; le gare a staffetta e le gare notturne. Per i più piccoli a volte è organizzato un percorso “lungo la corda” che consente in tutta sicurezza di provare il piacere di trovare il punto di controllo rappresentato anzichè da una lanterna bianco/arancione da un cartello raffigurante alcuni personaggi dei cartoni animati. La corsa orientamento è praticata anche nei centri storici e nei parchi di molte città per permettere una maggiore conoscenza e diffusione di questo sport.

MATERIALI PER LA PRATICA DELL’ORIENTEERING

Questo sport non richiede grandi spese per l’attrezzatura ed i materiali sportivi, il vero investimento lo ha fatto la natura mettendoci a disposizione l’ambiente da utilizzare, che rappresenta il nostro campo sportivo.

Materiali Sportivi

L’orienteering si può praticare senza nessun abbigliamento o materiale speciale, è sufficiente una vecchia tuta e un paio di scarpe con la suola scolpita. Gli atleti agonisti che ricercano il massimo risultato utilizzano invece dei materiali specifici.

Bussola

Oggetto indispensabile specie su terreni tecnicamente molto complessi, esistono molti modelli sia da tenere nel palmo della mano sia da infilare al dito. Non sono adatte le bussole con astuccio ma bensì quelle di plastica trasparente in modo da poterle appoggiare sopra la cartina. Esistono modelli con lente d’ingrandimento, altre con contapassi, la ghiera può essere girevole o meno, ma tutte hanno una scala graduata che tramuta i millimetri in metri in base alla scala adottata.

Scarpe orientistiche

Si tratta di calzature che devono essere robuste e nel contempo leggere, impermeabili e facilmente lavabili, con suola scolpita per “tenere” su ogni tipo di terreno. Hanno una conchiglia di rinforzo nella zona posteriore per proteggere il piede e preservare la durata della calzatura. Queste scarpe vengono prodotte nei paesi scandinavi ed hanno un costo analogo a quello di buone calzature da running. Un’alternativa più economica (e con qualche limitazione) può essere quella di utilizzare delle scarpe da calcetto.

Tuta orientamento

Il primo accessorio dopo la bussola è la tuta da corsa orientamento, che oltre ad indicare lo status di vero orientista ha degli indubbi vantaggi. Essendo costituita da un tessuto di nylon molto leggero è traspirante, leggermente impermeabile e non molto costosa. Trattandosi di un prodotto appositamente predisposto per la corsa nei boschi non si lacera facilmente, è facilmente lavabile e asciuga rapidamente.

Ghette

Le ghette servono a proteggere le tibie e i polpacci da rami, rovi, ortiche o altri oggetti bassi che possono ostacolare la corsa. Permettono pertanto di concentrarsi maggiormente sui propri obbiettivi senza curarsi troppo del sottobosco. In alternativa si possono trovare delle calze alte fino al ginocchio ed imbottite nella parte anteriore, oppure in alcune occasioni possono funzionare anche dei parastinchi da calciatore. Spesso disdegnate dagli atleti di altissimo livello.

Altri materiali

Durante una gara di corsa orientamento capita di imbattersi in persone che utilizzano altri materiali specifici o indicati per l’orienteering. Trattandosi la corsa orientamento di uno sport all’aria aperta i partecipanti prima della gara o dopo l’arrivo stazionano in attesa dei propri compagni e delle classifiche, ecco allora gli zaini con seggiolino incorporato, se cade un po’ di pioggia per riparare occhi ed occhiali ci sono le visiere trasparenti.

Gruppi di atleti controllano tra di loro i tempi impiegati utilizzando cronometri che memorizzano tutti i tempi parziali. Con terreno sconnesso o con caviglie deboli si può con del nastro adesivo in striscia effettuare il bendaggio delle caviglie.

ATTREZZATURE

Gli organizzatori di una gara di corsa orientamento devono predisporre le attrezzature e la logistica per la buona riuscita della competizione.

Ritrovo

Luogo in cui si fanno e si ritirano le iscrizioni alla gara, vengono esposte le classifiche, si effettuano le premiazioni e si parcheggiano le auto. Un apposita segnaletica indica come raggiungere il ritrovo.

Partenza

Luogo in cui viene dato il via ai concorrenti dopo la verifica degli orari di partenza di ogni partecipante e viene consegnata la carta col percorso e la descrizione dei punti da raggiungere. Solitamente prima della partenza vi sono uno o più cancelli distanziati tra di loro di 1 minuto e che servono a gestire ordinatamente le partenza, si tratta della prepartenza. Il percorso tra il ritrovo e la partenza viene segnalato a cura degli organizzatori.

Arrivo

Termine della prova cronometrata, ritiro dei testimoni gara. All’arrivo viene predisposto a cura degli organizzatori un posto di ristoro. L’arrivo è di norma vicino al punto di ritrovo.

Carta orientistica

La carta di gara è consegnata alla partenza, sulla carta è indicato in colore rosso il percorso da compiere. Un triangolo rappresenta la partenza, dei cerchi indicano il punto in cui è messo il punto di controllo, un doppio cerchio è l’arrivo. Tutti questi punti sono uniti da linee che indicano il giusto ordine da seguire. Nel caso di gara a sequenza libera, potendo frequentare i punti di controllo nell’ordine preferito queste linee non sono presenti.

Lanterne

Oggetti in stoffa di colore bianco/rosso posti su supporti e posizionati nel terreno. Le lanterne identificano il punto di controllo, cioè l’oggetto da ricercare, tutte le lanterne hanno indicato sul palo un codice numerico che permette di verificare se la nostra ricerca è stata corretta o ci troviamo in un punto diverso della carta presso una lanterna di un altra categoria.

Punti di controllo

Insieme alla lanterna sul palo di sostegno è posizionato un punto di controllo che serve per testimoniare l’effettivo passaggio del concorrente da tutti i punti a lui assegnati. Il punto di controllo può essere costituito da un punzone (diverso ad ogni lanterna), oppure recentemente è stato introdotta un’apparecchiatura elettronica che svolge lo stesso compito.

Testimone

Attrezzo per registrare il passaggio dai punti di controllo, di carta con stampate le caselle da forare nel caso di punzone, di microchips nel caso di controllo elettronico Sport Ident. All’arrivo il testimone viene ritirato e verificato dagli organizzatori.

COME SI SVOLGE UNA GARA

Percorso di gara (partenza, punti di controllo, arrivo)

Iscrizioni

Le iscrizioni alle gare di corsa orientamento devono essere effettuate con alcuni giorni di anticipo rispetto alla data della manifestazione da parte degli atleti agonisti e dagli esordienti che si appoggiano ad una società sportiva. Di norma gli esordienti si possono iscrivere anche il giorno della gara fino ad un ora prima delle partenze. Gli esordienti possono gareggiare singolarmente o in gruppo (max 3 persone), per la partecipazione viene richiesta una tassa d’iscrizione variabile a seconda del tipo di gara, con un importo compreso tra € 2,50 e € 8,00. Nel caso di gara in gruppo con utilizzo di più cartine o di gara con punzonatura elettronica le quote possono essere aumentate.

Pre Partenza

Dal punto di ritrovo una apposita segnaletica indica la strada per recarsi alla pre-partenza. Il tempo necessario per recarsi dal ritrovo alla pre-partenza è segnalato presso il ritrovo, questo tempo è calcolato considerando una normale andatura al passo. Qui con 1 o 2 minuti di anticipo sull’orario indicato sul proprio cartellino i partecipanti vengono chiamati e indirizzati alla linea di partenza. Prima di partire è possibile consultare delle cartine stampate con il triangolo che indica la partenza e quindi confrontare questo punto disegnato con la realta del terreno che ci circonda.

Partenza

Meno 5, 4, 3, 2, 1… Via!

Appena scattato il minuto (e il secondo) della propria partenza ogni concorrente ritira da apposite cassette la cartina di gara della propria categoria con stampato il proprio percorso, infatti i concorrenti sono suddivisi in categorie a seconda dell’età e della difficoltà tecnica ed atletica del percorso. Persone che effettuano lo stesso percorso vengono fatte partire distanziate tra di loro. Gli atleti agonisti hanno preventivamente ricopiato su un cartellino la sequenza dei punti da ricercare e la loro descrizione in forma codificata. Agli esordienti questa fatica e difficoltà è evitata, sulla cartina troveranno già attaccata la descrizione dei punti.

Percorso di gara

Dopo la partenza ogni concorrente decide il percorso da seguire e le tattiche da adottare per giungere all’arrivo nel minor tempo possibile. Ogni categoria ha itinerari diversi, pertanto non bisogna fare affidamento sul passaggio di altri partecipanti. Nel caso non si sia più sicuri della propria posizione la prima regola da seguire è quella di ritornare sui propri passi sino all’ultimo punto noto e da lì riprendere la ricerca della lanterna. Trovatala e verificata la correttezza del codice si deve punzonare il testimone nella corrispondente casella. Le regole dell’orientamento non permettono di dare e chiedere informazioni ad altri concorrenti, ma nel caso di principianti (ovviamente senza arrecare disturbo a chi sta lottando col cronometro) ciò può essere tollerato.

Arrivo

Dall’ultimo punto all’arrivo vi è un percorso fettucciato che deve essere percorso dai concorrenti. Nel caso di partecipanti in gruppo uno solo di loro deve transitare dal traguardo per non creare problemi ai cronometristi. All’arrivo viene ritirato il testimone per verificare l’esattezza delle punzonature effettuate. Le carte di gara restano di proprietà dei partecipanti, ma per evitare che concorrenti non ancora partiti possano visionare il percorso prima della gara, le carte vengono consegnate solamente dopo la partenza dell’ultimo concorrente. Presso l’arrivo è predisposto un punto di ristoro.

Dopo Gara

Al termine della competizione si notano gruppi di atleti che scrutano le loro carte alla ricerca degli errori commessi e delle migliori scelte, si scambiano commenti e consigli, leggono e controllano i tempi parziali sui cronometri. Grappoli di persone si accalcano ai tabelloni dove sono poste le classifiche parziali man mano aggiornate. In base ai distacchi inflitti vengono calcolati i punteggi di lista base. Infine si effettuano le premiazioni, il nostro è uno sport “povero” e i premi non sono confrontabili con quelli di sport più ricchi, ma la gratificazione è comunque tanta. Anche questo è l’orienteering!

LE SPECIALITA’ DELL’ORIENTEERING

SCI ORIENTAMENTO

Lo sci orientamento è la versione invernale della corsa di orientamento, in cui le scarpette sono sostituire da un paio di sci di fondo. Sostanzialmente le regole sono le stesse della corsa orientamento Invece di sentieri o prati si utilizza una fitta rete di tracce appositamente predisposte con il gatto delle nevi, tracce con diverso tipo di percorribilità sono evidenziate sulla cartina con una diversa stampa. In Italia lo Sci-O è ancora giovane rispetto alle lunghe tradizioni dei paesi nordici, ma il nostro movimento è in crescita e i risultati ottenuti eccezionali.

MOUNTAIN BIKE ORIENTEERING

La specialità della MB-O è apparsa negli ultimi anni sull’onda del successo di questo attrezzo. Permette di apprezzare sia le doti atletiche e equilibristiche della bike che quelle tecniche e di concentrazione dell’Orienteering. Unica importante regola, nel rispetto dell’ambiente, il divieto di uscire dai sentieri o di utilizzare quelli vietati. Anche in questa specialità solitamente le partenze sono a cronometro per permettere ad ogni partecipante di effettuare le proprie scelte e i propri errori in assoluta autonomia.

ORIENTAMENTO DI PRECISIONE

Questa disciplina permette anche a chi è portatore di handicap di godere delle bellezze dello sport dell’orientamento, di potersi confrontare in un ambiente naturale, di effettuare in autonomia le proprie valutazioni tecniche. In passato queste prove si svolgevano solo nell’ambito di manifestazioni internazionali o di alto livello organizzativo. Negli ultimi anni vi è stato un interessante sviluppo ed ora manifestazioni nazionali e regionali si svolgono regolarmente.